mercoledì 13 agosto 2014

C'ERANO UNA VOLTA LE VACANZE







Era così bello aspettare ogni giorno il postino sperando che finalmente ti portasse quella lettera che stavi aspettando con trepidazione per sapere cosa avesse da raccontarti la persona per la quale ti batteva il cuore.

Era così bello quando l'estate contavi le cartoline che ti avevano inviato gli amici e le amiche e ti divertivi a leggere le dediche che scrivevano.

C'era il tizio che riempiva ogni spazio disponibile e al contrario quello che il massimo che ti poteva scrivere era saluti.

Però ogni cartolina aveva un suo valore perché sapevi che comunque una persona aveva rubato un minuto della sua vacanza per pensare a te.

La sera aspettavi che il telefono squillasse e ogni trillo ti faceva palpitare.

Correvi sperando di sentire la voce che stavi aspettando di sentire e ti innervosivi se passava il tempo e quella voce non arrivava ma, poi, bastava un attimo e quella voce ti faceva dimenticare di tutto.

In treno ci si conosceva, ci si guardava negli occhi, nascevano amicizie, chi offriva i biscotti e chi le caramelle, chi aveva con sé il thermos e ti offriva un caffè caldo.

A volte le amicizie si prolungavano oltre il viaggio e si trasformavano in meravigliose storie d'amore.
archivio internet

Nei luoghi di vacanza si parlava con il vicino d'ombrellone, nascevano sfide calcistiche sulla spiaggia, si aprivano comizi spontanei ma si stava tutti insieme.

Al rientro delle vacanze non vedevi l'ora di raccontarle e ti sbrigavi ad andare dal fotografo perché ti sviluppasse i rullini o le diapositive e nascevano serate in cui ci si riuniva per vederle tutti insieme, a volte anche fino allo sfinimento.

Erano meglio queste di vacanze o sono più belle quelle di oggi in cui in questi giorni i social network sono invasi di foto da ogni parte del mondo e tutto è così immediato, tutto è così istantaneo, non c'è più la sorpresa, non c'è più l'attesa, e forse pur sembrando di essere in costante contatto con il mondo alla fine siamo sempre più disconnessi con il mondo, e, persi in questo rincorrere l'attimo da condividere, perdiamo di vista le bellezze del mondo.

(Santo)