mercoledì 30 novembre 2011

REGALA UN LIBRO PER NATALE

Il Natale è ormai alle porte. Le strade si sono già vestite a festa e, crisi o non crisi, ci sarà sempre la corsa al regalo.
Il libro resta uno degli oggetti più graditi da donare e da ricevere.
Lo è ancor più se contiene dei messaggi che possano contribuire alla crescita personale, al miglioramento e abbia un messaggio direi spirituale, specialmente, in occasione di una Festa particolare quale è quella del Natale.
Ci sarà qualcuno che potrebbe obiettare, dicendo di non avere tempo, di non sapere cosa scegliere ed è per questo che mi permetto di consigliarvi il Giardino dei libri, una libreria on line, della quale mi sono servito in diverse occasioni.
Vi invito a cliccare sul banner che ho inserito e avrete modo di scoprire quante cose ci siano all'interno di questo "negozio virtuale".
Troverete non solo una vastissima scelta di libri, ma anche cd, dvd, gadgets vari e tutto è di altissimo valore.
Tante promozioni, tante idee regalo.
Ve ne segnalo una  che penso sia molto utile per Natale ma anche per altre occasioni particolari: la Gift Card, una sorta di buono prepagato che darà a chi la regalerete la possibilità di scegliersi il regalo che più desidera.
Altra interessante iniziativa di questo periodo è la possibilità di ricevere, anche solo con un minimo acquisto, il calendario 2012 che vi accompagnerà per tutto il prossimo anno, regalandovi, ogni giorno, pillole di saggezza.
Per il pagamento può essere fatto tutto in massima sicurezza e con diverse modalità.
Le consegne avvengono entro max 48 ore dall'ordine.
Che altro dirvi?
Di provare ad entrare nel "Giardino dei Libri"

mercoledì 9 novembre 2011

SCRIVERE UN BLOG

Io ero uno di quelli che fino a non molto tempo fa, mi avvicinavo al computer con molta diffidenza e ritrosia.

L'uso era limitato a quello che, necessariamente, ne dovevo fare in ufficio e dicevo sempre a me stesso che non avrei voluto avere un computer a casa.

Questo è il classico esempio di come, spesso, poniamo dei limiti a noi stessi, sulla base di presunte incapacità e su quel dialogo interno con noi stessi che ci rende improduttivi.

Per il mio cinquantesimo compleanno, gli amici e le amiche care, mi hanno regalato un bel computer portatile (lo stesso da cui sto scrivendo ora) e così, trovandomelo a casa, ho cominciato a prenderci confidenza e poi pian piano mi è nato il desiderio di scrivere un blog.

Ho pensato che una delle mie qualità, nonché passione che ho sempre avuto, è quella, appunto, per la scrittura.

Mettici pure che uno dei miei valori di riferimento è la condivisione con gli altri, ed ecco che l'idea ha cominciato, pian piano, a prendere corpo.

Ho cercato delle fonti su cui informarmi e ho trovato negli ebook della Bruno Editore (puoi trovare in questo stesso mio blog il banner di questa casa editrice) dei testi molto utili per la mia formazione di novello blogger.

Gli ebook sono dei libri in formato pdf, facilmente scaricabili e si acquistano con dei costi veramente irrisori, e questo non significa che non siano di qualità, anzi il contrario.

Ci ho preso così gusto a bloggare che ora ne seguo due: uno più anziano ha come argomento il mio lavoro principale che è quello dell'agente di viaggi, e l'ho chiamato "L'agente di viaggi".

 E, poi, questo con il quale ho il piacere di condividere, con chi avesse voglia di leggermi, argomenti sul miglioramento e sulla crescita personale.

Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, sempre di viaggi si tratta: in un caso è il viaggio alla scoperta del mondo esterno, di quello che ci circonda, dell'ambiente in cui viviamo e l'altro è il viaggio dentro noi stessi.

Per chiudere questo post, visto che ho parlato della mia esperienza di blogger vi consiglio un ebook che si intitola IO BLOGGO

sabato 5 novembre 2011

FIREWALKING



Firewalking? cosa si nasconderà mai dietro questa parola?

Come si può capire dalla foto ed avendo un pò di dimestichezza con la lingua inglese, letteralmente significa "camminata sul fuoco".

Ma al di là del suo significato etimologico, quale è la vera esperienza che si collega a a questo neologismo?

Per quanto mi riguarda avevo sempre seguito con un certo scetticismo e direi anche con molta ilarità le performances televisive del giornalista (ora scomparso) Mino Damato e di Giucas Casella e mi ricordo che quando li guardavo in televisione, effettuare le "camminate sui carboni ardenti" li scimmiottavo e dicevo a me stesso "è tutta una finzione, è impossibile farlo!"

Mai avrei pensato che un giorno anche io mi sarei ritrovato a fare la stessa cosa!

Come ho già detto in un precedente post, questa esperienza chiuse un ciclo di tre giorni, a cui partecipai, come iscritto al corso "Fly" della HRD di Roberto Re, che si svolse a Milano e che aveva come oggetto l"Emotional Fitness", una vera e propria palestra emozionale.

Devo ammettere che man mano che si avvicinava il momento della prova, l'adrenalina andava aumentando, come ogni volta che ci si ritrova a dover affrontare una nuova esperienza che ci fa uscire dalla famosa "zona di confort".

Complice però l'atmosfera che si era, ormai creata, in aula dopo tre giorni a contatto con le "lezioni" di Roberto Re sulla gestione delle emozioni, sul superamento delle paure e delle fobie, e complice anche la condivisione con gli altri partecipanti, sentivo  il desiderio di mettermi alla prova, soprattutto con me stesso.

Prima di andare sui "carboni ardenti", fummo istruiti con la massima precisione da Roberto che ci preparò adeguatamente per gestire al meglio la prova stessa.

L'atmosfera esterna era molto suggestiva, in quanto in quei giorni aveva nevicato molto sulla città di Milano e quindi le tre piste di "fuoco" assumevano un aspetto ancor più "coinvolgente" in quel contesto e forse il visualizzare tanto ghiaccio intorno ci è stato di aiuto nella camminata.

Infatti uno dei segreti principali per effettuare questa prova è arrivare sul "tappeto di carboni ardenti" nella migliore condizione psicologica possibile ed è di estremo aiuto la visualizzazione ed ,infatti, ci era stato detto di gridare ICE (per chi non conoscesse l'inglese Ice significa ghiaccio) in continuazione, proprio per far si che la nostra mente pensasse al freddo.

Quando sei lì ed hai davanti otto metri di fuoco, sei carico al massimo e almeno nel mio caso, sono riuscito a fare tutto il percorso e concluderlo senza neanche una vescichetta ai piedi e vi garantisco che il fuoco era vero.

Il firewalking è sicuramente una prova che dà la possibilità di mettere sè stessi in confronto con una delle paure più ataviche, quella del fuoco, ed ha come scopo quello di far capire a noi stessi che spesso le nostre paure, e di forme di paura ce ne sono tantissime, possono veramente crearci dei gran casini e rovinarci, il più delle volte, la nostra esistenza.

Naturalmente con questo non voglio dire che bisogna arrivare agli estremi e lanciarsi dall'ultimo piano di un palazzo per dimostrare che non abbiamo paura.

Le paure a cui mi riferisco e a cui si riferiscono tutti coloro, ben più quotati del sottoscritto in campo motivazionale e di crescita personale, sono le paure più subdole ma molto pericolose nel nostro cammino di persone che voglioiono migliorare la loro esistenza: la paura del disagio, del rifiuto, della critica e così via dicendo.

A proposito di paura vi posso consigliare "Vincere la Paura" di Vitiana Paola Montana, 273 pagine di informazioni, strumenti ed esercizi pratici....Buona lettura e chissà che anche tu ti ritroverai un giorno, se ancora non l'hai fatto, a camminare sui carboni ardenti.