domenica 6 maggio 2012

INCONTRARSI IN UNO SGUARDO



Oggi pomeriggio mentre stavo camminando nel parco vicino casa mia, lo sguardo è stato catturato da un foglio appeso su di un muro.

Non ho resistito alla tentazione di avvicinarmi, attratto da quel richiamo "Incontrarsi in uno sguardo"

Quello che segue è la trascrizione integrale di quanto è scritto su questo foglio, che pubblicizzava lo studio di uno psicologo.

 Mi ha fatto riflettere e sono delle parole sulle quali concordo totalmente.

"Internet per incontrarsi o difendersi da un incontro per non mettersi in gioco?"

Due realtà così vicine e forse così lontane

Il desiderio, il bisogno di incontrarsi e di comunicare sono materialmente esplosi con l'avvento di internet e della telefonia mobile. Comunicare è la capacità per eccellenza dell'essere umano per far nascere un incontro, per costruire una relazione.

Siamo divenuti maestri nel comunicare attraverso tastiere, microfoni, video, attraverso uno schermo che forse ci protegge; forse stiamo perdendo la capacità di comunicare guardandoci negli occhi e comunicare anche attraverso un silenzio verbale ma non corporeo, dove le emozioni ed il calore umano non hanno bisogno di parole, dove l'ascolto e più importante delle parole per un INCONTRO.

Gli schermi e le barriere che utilizziamo sono difese saggiamente utili perché forse sentiamo di non poter affrontare le nostre paure, le nostre fragilità, ma nello stesso tempo non ci permettono d'incontrare l'altro, di incontrare noi stessi più profondamente, di mettere in gioco le nostre capacità, potenzialità e ci costringono ad una chiusura, ad INTER-NET-NARSI.






Ho letto queste parole e mi sono venute in mente alcune considerazioni:

- E' vero che oggi tutto sembrerebbe più facile, più immediato, eppure aumenta la solitudine, l'insoddisfazione, la paura di esporsi;

- Il mondo che gira dietro internet e tutto quello a cui esso è collegato nella sfera dei rapporti interpersonali è spesso il regno dell'effimero, una sorta di "Grande Fratello", dove si tende di più a far colpo con delle esteriorità che poi all'atto pratico non fanno altro che rivelare il vero volto, e da qui ne scaturisce quel senso di delusione crescente per aver riposto delle aspettative in qualcosa che non si è rivelato autentico;

- aumentano i rischi di cadere vittima di inganni che spesso rischiano di trasformarsi in pericolose trappole;

Personalmente non mi sono mai avvicinato troppo al mondo del sommerso in internet, salvo essere presente in maniera intelligente, sana e matura su alcuni social network, primo fra tutti facebook.

 Sono ancora uno che crede nella bellezza della conversazione, che prova piacere ascoltando le parole dell'altro, guardandolo negli occhi per percepire quei segnali che spesso il corpo manifesta,  amo ancora accarezzare una mano e sentire le vibrazioni che scorrono,  sorridere e gioire del sorriso che vedo nel volto di chi mi sta di fronte, e se da quel volto dovessero sgorgare delle lacrime, non si possono certo asciugarle se te ne stai dietro uno schermo.

Questo articolo di oggi si ricollega a delle precedenti riflessioni che feci leggendo un volantino pubblicitario dove venivano esposti una serie di congegni tecnologici,  in particolar modo uno che mi ha veramente terrorizzato e vi invito a leggerlo....



Santo

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