domenica 22 gennaio 2012

CHE COSA E' L'AMORE







Una mia amica di facebook ha pubblicato nella sua bacheca un post in cui si chiedeva cosa sia l'amore.

E' stato un appello che mi ha incuriosito. Questa domanda è partita da una persona matura, la quale si chiede cosa possa essere l'amore.

Cosa può significare quest'appello? che si può essere grandi e cercare ancora di capire cosa sia, e se esiste un vero amore?

Per me che sono uno che è sempre alla ricerca di capire, di comprendere e di dare una risposta ai grandi quesiti che la vita ci pone quotidianamente, mi sono chiesto anche io cosa sia l'amore.

Ma può esistere una definizione dell'amore?

Nel momento in cui un sentimento così vitale, così necessario, così sublime, lo andiamo a definire, lo andiamo ad etichettare con una spiegazione, può rischiare di perdere la sua essenza, il suo vero significato?

L'amore non può essere circoscritto, non può essere confezionato, l'amore proprio perché è amore, ha bisogno di libertà, ha bisogno di espandersi, si nutre del significato che ognuno è padrone di dargli e si può manifestare in diversi modi.

Non è detto che quello che per me può essere amare deve essere necessariamente uguale al tuo modo di intendere l'amore, altrimenti non sarebbe più amore.

Amore è andare incontro all'altro proprio perché sento che tu sei differente da me eppure ti amo così tanto da riuscire a superare le difficoltà che ci dividono e a venire da te.

Un' idea troppo romantica e fascinosa del sentimento amore?

Chissà? ma non è che alla fine a forza di andare dietro alle "storie di copertina", alle "storie da Grande Fratello", al "gossip" che ci fa sognare di essere tutti la Canalis ed il George Clooney di turno, i nuovi "protagonisti" delle favole che da piccoli ci raccontavano di una principessa in attesa del suo principe azzurro su un cavallo bianco, abbiamo perso il contatto con le cose più semplici?

Le cose semplici che come nella migliore cucina sono quelle che fanno la differenza tra una pietanza e l'altra: il piacere di scoprirsi in mezzo alla folla rumorosa, due occhi che si incontrano per la prima volta e quello sguardo che ti rimarrà impresso per sempre, il desiderio di rivederti, l'emozione della prima telefonata, le prime parole dette e non dette, il desiderio che cresce, la voglia di abbracciarti, di stringerti, di averti, il sapore magico del primo bacio.

Ma l'amore non può fermarsi qui, l'amore è come una pianta ed ha bisogno di essere innaffiata ogni giorno, è come un bambino che va accompagnato nella sua crescita, va seguito, va accudito.

L'amore è due mondi differenti che diventano un unico mondo, io non sapevo nulla di te, tu non sapevi nulla di me, oggi siamo un unico mondo, tu hai dato a me quello che mi mancava, io ho dato a te quello che ti mancava.

Può esistere un amore così o questo amore è solo l'amore che leggiamo nei romanzi, che ci incanta in un film, che ci delizia con la canzone del cuore?

E l'amore è solo quello classico tra uomo e donna?

Domande che si inseguono nella mia mente. Un dialogo con me stesso alla ricerca di cosa possa essere l'amore.

E se la chiave di tutto stesse poi nell'amare la prima persona che si deve amare? ma quale è la prima persona che si deve amare?

Verrebbe naturale dire la propria madre, il proprio padre, i propri fratelli, le sorelle, ma quelli si debbono o si dovrebbero amare per la loro stessa natura di madre, di padre, di fratello, di sorella.

Eppure spesso solo davanti al dolore, solo quando una madre o un padre soffre su di un letto, ci ricordiamo di amarli.

La prima persona che dobbiamo amare siamo noi stessi. Ma da piccoli ci hanno detto che amare sè stessi è una colpa, è da egoisti, è da superuomini e poi ci ritroviamo, uomini e donne mature, confusi, disorientati, in cerca di noi stessi e rischiamo di affidare le nostre vite a chi ci promette la felicità, una felicità che spesso ci viene offerta a pagamento.

Affidiamo il nostro bisogno di felicità all'uomo sbagliato, alla donna sbagliata, rimettiamo a questi personaggi la soluzione delle nostre vite, ci incantiamo, illudiamo noi stessi, pur sapendo già che stiamo sbagliando, li andiamo a cercare nei mondi virtuali, inseguendo falsi ideali e accumuliamo delusioni e continuiamo a chiederci "ma perché tutto a me?".

Poi alzi il velo che ti ha offuscato gli occhi e improvvisamente un sorriso, una parola detta al momento giusto  riportano dentro di te la gioia, la purezza e la semplicità della vita.

I tuoi occhi erano così offuscati e non ti eri accorto che quella persona era lì ad aspettarti....

A chi cerca l'amore auguro di incontrare prima di tutto il suo vero sé stesso e poi quella persona che, per ognuno di noi, ci sta aspettando da qualche parte.......

mercoledì 4 gennaio 2012

CENTRA L'OBIETTIVO




E' da poco iniziato un nuovo anno e generalmente questo è il periodo in cui si fanno i bilanci dell'anno passato e si buttano giù i buoni propositi per l'anno che abbiamo davanti.

In questi giorni, seguendo alcune newsletters, leggendo alcuni blog e ripensando anche a letture fatte, a seminari di formazione a cui ho partecipato, mi sto rendendo conto che è come se ci fossero due linee di condotta a proposito dell'argomento "raggiungi i tuoi obiettivi per il nuovo anno"

Alcuni formatori, alcuni coach spingono molto l'acceleratore nell'invitarci a fare la lista degli obiettivi nelle varie aree della vita,  ci forniscono strategie per raggiungerli, metodi a volte molto meticolosi, ci prospettano strategie di visualizzazione per farci immaginare già là, dove abbiamo fissato il nostro obiettivo.

Altri, più riflessivi e pacati, ci dicono di stare attenti a fissare troppi obiettivi perchè se poi questi non venissero raggiunti, potrebbero subentrare delle pericolose forme di frustrazione.

Dove starà la verità?

Come sempre credo che la verità possa stare sia da una parte che dall'altra ed è sempre questione di equilibrio.

Per quanto mi riguarda sono uno che non vive alla giornata e quindi mi fisso degli obiettivi, mi piace anche un pò sognare alla grande, mi fisso delle linee di condotta da seguire, controllo se quello che mi sta accadendo va verso la realizzazione dell'obiettivo e nel caso contrario adotto delle strategie di correzione.

Devo dire che questo mi dà una forte energia, mi dà motivazione, mi toglie spesso la stanchezza di dosso.

Però è pur vero che non sempre tutti i messaggi che ho ricevuto abbiano poi avuto una così totale aderenza nella realtà e sinceramente se non si è equilibrati e saggi dentro, il rischio di farsi prendere dallo sconforto, dalla delusione è reale.

Il segreto sta nel porsi dei traguardi, vivere anche pensando a come la si vorrebbe vivere al meglio la propria vita, darsi da fare per migliorarsi, soprattutto dal punto di vista spirituale e mentale, rimanendo però sempre ancorati al presente e godendo anche di quei piccoli momenti, di quei semplici piaceri che danno, comunque, un senso e una bellezza speciale alla vita di tutti i giorni.