martedì 17 aprile 2018

Un marziano in viaggio






C'era una volta un marziano che viveva in un pianeta lontano.


Il marziano aveva voglia di portare tutta la sua famiglia a fare una vacanza nel pianeta Terra.

Gli avevano detto di andare in Italia paese così diverso dal suo pianeta.

Il marziano s'imbarcò con la sua famiglia a bordo della family astronave e cominciò a sorvolare il cielo sopra il pianeta Italia.

Mentre stava volando, cominciò a vedere delle meravigliose spiagge, dei borghi antichi, delle montagne e non riusciva a capire a quale regione appartenessero.

Allora discese ancor di più incuriosito e vide anche un'isola in mezzo al mare con il nome di un uomo e pensò "come sono strani quaggiù!"

Si collegò al suo GPS di bordo, curioso di capire dove stesse atterrando.
Il suo GPS gli comunicò quale fosse la regione dove stava per atterrare.

Il marziano ebbe un sussulto, si spaventò, era terrorizzato!.
Gli avevano detto di evitare alcune zone del pianeta italia, perché infestate di lugubri personaggi e avrebbe rischiato molto ad atterrare in quei posti con la sua famiglia, specialmente lui che veniva da un posto così lontano.

L'astronave proprio in quel momento cominciò a cedere e a non rispondere più ai comandi.
Il marziano era impaurito a morte e già vedeva un brutto finale per se e per la sua famiglia.

Ma cosa poteva fare ormai?
Restare chiuso dentro la sua astronave?

Mentre era lì che pensava al da farsi, cominciò a sentire delle voci ed era terrorizzato.

Eppure quelle voci erano le voci di gente in festa che allegramente stava ridendo e scherzando intorno ad una tavola imbandita.

Il marziano, con molta apprensione, scese dalla sua navicella e si avvicinò a quella tavola vestita a festa.
I suoi occhi furono immediatamente catturati da leccornie di ogni tipo che erano lì su quella tavola.
Lui nel suo pianeta non aveva mai visto quelle cose e non capiva neanche cosa fossero.

Allora si rivolse ad uno dei commensali che sorridendogli gli cominciò a descrivere tutte quelle meravigliose cose che lui stava ammirando e lo invitò a sedersi.
Fu così preso da quelle golosità che si dimenticò persino della sua famiglia.

Tornò di corsa alla navicella e con stupore scoprì che non vi era più nessuno.

Si mise le mani nei capelli, terrorizzato e pentito di essersi allontanato.
Che fine avevano fatto i suoi familiari?
Sicuramente erano finiti nelle mani dei lugubri personaggi!

Da una spiaggia vicino arrivavano delle belle musiche e in particolare la sua attenzione fu  attratta da una voce che cantava:

"Bella d'estate vai via da me
Notte d'incanto
È bello vedere le luci laggiù
Io sono stanco
Non voglio parlare… parla tu
Bella d'estate vai via da me"

E lui pensò che era veramente una bella canzone e si rattristò quando gli dissero che chi aveva scritto quelle parole non c'era più.

Ma la sua famiglia che fine aveva fatto?

Con sua immensa e piacevole sorpresa li ritrovò su una spiaggia a guardare il sole tramontare sull'azzurro mare.
Loro non avevano mai visto lassù questo spettacolo...altro che lugubri personaggi!

Allora cominciò a pensare che non tutto quello che aveva sentito dire fosse poi così vero.

Ed ebbe forte il desiderio di continuare a scoprire quel posto meraviglioso dove prima per sfortuna e ora per fortuna si trovava.

Ma come poteva muoversi in un luogo a lui sconosciuto?

Aveva bisogno di essere accompagnato da una persona che amasse quel posto e gli raccontasse le bellezze di quella terra, accompagnandolo anche in luoghi sconosciuti a chi non era del posto.

Fu così che incontrò una guida d'eccezione che gli fu presentata come una delle persone più attive sul posto.

Il marziano e la sua famiglia si ritrovarono a girare in lungo e in largo quel meraviglioso posto, quella guida si rivelò veramente all'altezza.

Tanto era brava che il marziano l'avrebbe voluta portare con se nel suo lontano pianeta, ma la guida non avrebbe mai lasciato quel posto!

Il marziano tornò alla sua navicella e quando gli dissero che era stata riparata, invece di essere contento, era rammaricato di dover lasciare quel luogo che gli aveva regalato così tante emozioni.