giovedì 20 aprile 2023

Ci sono storie che non finiscono.


 

Quante foto scattiamo nel corso delle nostre giornate, specialmente ora che è molto più facile e immediato poterle fare?

Foto che spesso si accumulano e rimangono in una sorta di “dimenticatoio”

Accadono però cose che non vorresti che accadano, ma possono accadere, perché la vita stessa è fatta anche di questi accadimenti.

E allora tra le tante cose a cui cerchi di aggrapparti, cominci a cercare nel bagaglio delle foto, sia negli album che si usavano nel passato, sia nei moderni strumenti tecnologici.

Trovi delle foto che sono lì come tessere di un puzzle, a fissare tanti momenti di vita vissuta, a tessere la trama di una storia.

Una storia che potrebbe far pensare che ci sia stato un punto di partenza e un punto di arrivo.

Ma tra le tante storie, ce ne sono alcune che non finiscono nel momento in cui si potrebbe pensare che siano finite in quel momento.

Mancheranno segni tangibili come può essere quel citofono che continuerà ad annunciarti delle visite ma non quella specifica visita; una voce che non ascolterai più, una passeggiata insieme nelle vie del quartiere, un lungo viaggio in macchina per andare tutti insieme nel luogo di nascita paterno.

Non ci saranno più quelle gite improvvisate di domenica per andare a pranzo fuori porta, così come non potranno esserci più quegli abbracci per augurarsi un buon compleanno o un buon Natale.

Ma tutto quello che può sembrare intangibile, in realtà è più tangibile dell’intangibile.

Lo è perché rimane scolpito dentro noi stessi, nei nostri pensieri, nelle nostre anime, nel nostro cuore, nei nostri ricordi.

E tutto questo non verrà mai a mancare perché ci sono storie che, pur se possono sembrare terminate, continueranno ad esistere.

Quando muore una persona che ti è stata estremamente vicina, è come se si staccasse una foglia da un albero che è lo stesso albero dove ci sei tu, come la pagina che viene strappata dal libro più prezioso che hai.

Rivivi quel dolore che avevi già vissuto e forse proprio perché alla fine ci si abitua anche al dolore o perché crescendo si diventa più resistenti, ti senti più forte nel gestire il distacco.

Però rimane dentro una vena di malinconia. e nello stesso tempo capisci ancor di più quanto la vita possa essere preziosa, come sia importante impegnarsi nel rendersela il più godibile possibile.

E per godibile non è la ricerca spasmodica di situazioni, beni, strumenti, che te la facciano sembrare godibile ma in realtà sono chimere che alla fine ti lasciano con l'amaro in bocca.

La vita è fatta anche di piccoli spazi, di attimi , di sguardi, cose che possono sembrare piccole e poi invece sono le cose più belle.

E allora senti che ancor di più hai voglia di queste piccole cose...