lunedì 9 marzo 2015

COME IN UN DIARIO



C'era una volta il caro diario...

Potrebbe iniziare così il racconto di un bambino che da piccolo divorava i libri per sognare viaggi lontani, un bambino che crescendo ha continuato a leggere con la stessa curiosità di quando leggeva le storie di uomini che erano partiti per il giro del mondo in ottanta giorni, o per viaggi dalla Terra alla Luna.

Terre lontane e piene di mistero, viaggi da ventimila leghe sotto i mari, isole del tesoro....e quel bambino si chiedeva se anche lui un giorno avrebbe potuto esplorare quelle terre e scriverne.

Nella vita i sogni spesso si avverano e man mano che la vita dipana la sua matassa, ci si rende conto che tutto comincia ad avere un senso.

Due grandi passioni mi hanno sempre accompagnato da quando, bambino, leggevo quei libri e sognavo terre lontane: viaggiare, scoprire il mondo, e raccontarlo agli altri. Scrivere per il piacere di scrivere.

Due passioni che sono vissute in parallelo e mi hanno portato, oggi, a realizzare due blog (oggi si chiamano così ma sono pur sempre dei diari) e a cosa potevo dedicare i miei blog?

Uno parla di me e del mio lavoro, quel lavoro che è una parte importante della mia vita, un lavoro che parte da lontano, da quelle letture di quando, bambino, mi chiudevo nella mia stanzetta, per cercare un angolo di tranquillità per leggere  e con la fantasia immaginare terre lontane.  Non potevo non chiamarlo


per rispetto ad una professione che oggi molti pensano essere superata ed invece è ancora una professione che può dare ancora tanto.

L'altro blog che avevo, a suo tempo, aperto è questo su cui mi state leggendo.

All'inizio, ebbro dei corsi di formazione a cui avevo partecipato per migliorare la mia crescita personale, lo chiamai "Migliora te stesso", spiegando nel
primo articolo, il motivo di questa decisione.

Le passioni che ognuno di noi ha dentro di sé non riescono a starsene in un cantuccio, reclamano la loro parte e così un blog nato per dare consigli di formazione, volendomi quasi mettere alla stregua di chi fa il formatore di professione, e ce ne sono tanti che lo fanno alla grande, è andato sempre più raccogliendo riflessioni personali, ricordi, emozioni, racconti ispirati dalle cose di ogni giorno, come si fa quando si scrive un diario.

Ieri sera ero a casa e ho pensato come potessi cambiare il titolo del blog, cosa mettere al posto di "Migliora te stesso". Mi venivano in mente tante cose, poi ho ripensato alle centinaia di fogli che ho riempito in tutti questi anni, fogli su cui ho appuntato tante cose della mia vita, fogli che oggi li ho lasciati andar via, forse per non lasciare tracce e conservare dentro di me i segreti più intimi, quei segreti che ognuno di noi conserva dentro di sé, per pudore, per imbarazzo, per  esserne gelosi; segreti che a volte ti fanno sentire bene e a volte ti fanno male. E così, semplicemente, senza tante pretese, senza tanti giri di parole, ho deciso di dargli questo nuovo nome                                                                               

"Come in un diario"  


e come nei diari che si scrivevano una volta, prima di chiamarli blog, continuerò a raccontare di me, delle mie emozioni, dei miei pensieri, consapevole che ci sono delle persone che già mi seguono e alcune di esse mi ringraziano per quello che scrivo, e questo è il più bell'apprezzamento che si può avere.

Se vi va ci sono finora 66 brani di questo diario, e magari tra questi ce ne sarà qualcuno che vi farà emozionare, pensare, ricordare....

(Santo David)