domenica 10 febbraio 2019

Una bella storia da raccontare



In un diario si nascondono segreti e ci sono segreti che invece si ha voglia di trasformare in un racconto da condividere, perchè alcune di queste sono storie che ti restano dentro.

E' la storia di un'amicizia nata in una estate di tanti, tanti anni fa.

Una di quelle storie che il più delle volte rischiano di finire con il finire dell'estate ed invece questa è la storia di un'amicizia che si andò rafforzando nel corso degli anni.

Un'amicizia tra due persone che pur vivendo in due città lontane continuavano a mantenere viva l'amicizia scivendosi lettere e sentendosi al telefono, non essendoci altri strumenti più immediati.

Per me quell'amica era diventata come un appuntamento, una promessa da rispettare e non c'era posto nel mondo da cui non le avessi inviato una cartolina.

Per sentirci ci si sentiva al telefono e per chiamarla cercavo la cabina telefonica più comoda dove non potessi essere disturbato e mi munivo di un numero sufficiente di gettoni telefonici per effettuare la chiamata internazionale.

Questa amicizia fu anche lo spunto per una serie di viaggi che mi ritrovai a fare a Madrid, al punto tale che anche la città divenne una sorta di mia amica e quando arrivavo lì mi sentivi doppiamente accolto.

Poi succedono quelle cose strane che non hanno una ragione, un senso.

Succedono.

Nel momento in cui esplodono tutti i supporti per potersi mettere in contatto con estrema facilità, questa amicizia si interrompe e questo perché io mi allontano prima pian piano, poi sempre di più da quel piacere che provavo nello scrivere una cartolina, nel cercare una cabina, nell'aspettare che il telefono squillasse e mi rispondesse.

Ci si disabitua da gesti che fino a prima erano gesti che ti davano gioia, ma qualcosa dentro continua a rimanere.

Dopo 14 anni torno a Madrid perché sentivo forte il desiderio di cominciare un nuovo anno, ritornando in una città che mi aveva dato tanto e da cui volevo attingere energia per un nuovo anno.

Tornare in quella città non avrebbe avuto senso se non avessi trovato il modo di ritrovare quella persona.

In 14 anni possono accadere tante cose e tu non sai cosa accade quando vai di nuovo a bussare ad una porta che si è chiusa.

Nel frattempo avevo anche perduto il suo numero di telefono e nonostante mi sforzassi di ricordarlo, avevo la sensazione che non fosse corretto.

Ho cercato di trovare la persona sui "social" sui "network" ma non la trovavo.

Allora ho voluto giocare con il destino.

Ricordavo molto bene l'indirizzo perché a quell'indirizzo avevo scritto chissà quante volte ma non era detto che dopo 14 anni a quell'indirizzo abitasse la stessa persona.

Ho scritto una lettera per anticipare il fatto che io andassi a Madrid e avevo desiderio di poter rivedere quella persona.

Sono arrivato al giorno precedente la partenza ma non avevo ricevuto alcuna risposta e quindi le probabilità di poter esaudire il desiderio di vedere di nuovo quella mia carissima amica stavano sfumando.

Arrivato lì, ripercorrendo strade, piazze, luoghi che avevo conosciuto grazie a quelle amicizie, non potevo accettare l'idea di tornare a Roma e perdere per sempre l'opportunità di colmare il desiderio di rivedere una persona a cui hai voluto bene.

Tenace e determinato come sono, mentre giravo per Madrid, l'inconscio ha lavorato a mio favore e improvvisamente ho rivisto nella mia mente un numero e sapevo che quello era il numero giusto ma non sapevo se lo fosse ancora dopo 14 anni.

Torno in albergo e compongo quel numero.

Quattro, cinque, sei squilli. Nulla

Oddio sarà sbagliato? E' stato disattivato (oggi esistono i cellulari!). Chissà

La sera dopo una voce femminile risponde e come se ci fossimo sentiti solo il giorno prima ed invece erano passati 14 anni, ci siamo ritrovati a parlare e la cosa più bella è stata che ci siamo rivisti la sera dopo, trascorrendo una bella serata insieme.

Avremmo voluto raccontarci tante cose e ce ne sarebbero state tante ma forse affondare troppo nel passato ci avrebbe distratto dalla bellezza di quel momento, un momento che io porto dentro di me e mai si toglierà.

La lettera è arrivata dopo il nostro incontro e anche questo era segnato nel destino.

Non scrivo il nome della persona perché voglio rispettare la sua privacy e perché credo che non abbia valore dare un nome, quello che c'è di bello in questa storia è che quando un'amicizia è basata sulla roccia, non ci potrà essere nessuna cosa che la potrà distruggere.

Santo David




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