sabato 9 febbraio 2013

FAI BEI SOGNI





Fai bei sogni...

Fai bei sogni...Il romanzo di una vita alla ricerca della felicità.

In copertina un bambino tiene il filo di un palloncino colorato e guarda in alto.

Quante volte da piccoli ci siamo sentiti felici perché qualcuno ci comprava uno di questi palloncini e quando un improvviso colpo di vento lo faceva andare via, continuavamo a seguirne il volo nel cielo, finché quel palloncino si perdeva nell'infinito...e a volte una lacrima scorreva sul nostro viso.

Fai bei sogni...ci sono libri che ti toccano nel profondo ed il libro di Massimo Gramellini è uno di questi, e lo conferma anche il successo di pubblico che ha ottenuto.

La storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni, la storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma ed il mostro più insidioso: il timore di vivere.

Non dirò quale è il segreto in quanto non mi sembra rispettoso verso chi non avesse letto questo romanzo e lo desiderasse leggere.

"Fai bei sogni" mi ha fatto riflettere su come sarebbe stata la mia vita se anche io avessi perduto la mamma all'età di nove anni e di riflesso ho pensato a quanto devo essere, invece, grato alla vita, per aver avuto la possibilità di avere vicino a me questa figura per tanti anni e quando dico vicino lo dico in tutti i sensi in quanto ho convissuto con lei finché, in età molto matura, l'ho dovuta salutare, accettando però questo evento con una grande profondità d'animo.

Probabilmente per effetto di quella legge di compensazione alla quale spesso la vita ci sottopone, l'aver potuto vivere con mia madre per lungo tempo, mi ha ricompensato del fatto che, invece, avessi perso mio padre in un'età estremamente prematura per lui e per me.

Fai bei sogni...mi ha riportato molto indietro nel tempo a quell'età innocente in cui ci si addormentava ascoltando una favola, una filastrocca, una ninna nanna e si andava incontro al buio della notte con dolcezza, a differenza di quando poi si cresce e a volte si teme la notte...

Il timore di vivere: io non so cosa possa significare temere la vita, della vita non ho paura e cerco di dare il meglio di me stesso per dare un significato al fatto che, comunque, ci sono.

Un coraggio che mi è stato trasmesso da due genitori che nonostante le difficoltà che hanno vissuto, hanno amato la vita, seppur nell'estrema semplicità ed umiltà, e di questo coraggio ne sono fiero.

Fai bei sogni..."Preferiamo ignorarla la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché, altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi." (Massimo Gramellini)

E cosa è più importante? ignorare la verità o essere completamente vivi? dove sta la felicità o quantomeno la serenità?







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