lunedì 28 gennaio 2013

OSSERVARE LA PROPRIA MENTE


Osservare la propria mente è come quando  imbocchi un'autostrada e ti ritrovi in un grande ingorgo: sei lì intrappolato e non riesci più a venirne fuori.

Il tempo passa, l'ansia cresce e sembra che non vi sia più una via di fuga.





E così la tua mente: pensieri che si rincorrono, ricordi del passato s'intrecciano con le ombre del futuro.

Visi, immagini, persone, scorrono come in un film ad alta velocità.

Da un ricordo di felicità vieni catapultato in un attimo di tristezza.

Vorresti fermare il flusso, più cerchi di farlo e più i pensieri aumentano.

Provi ad addormentarti ma l'unica cosa che ti riesce facile è rigirarti e rigirarti nel letto, sperando che prima o poi il sonno possa mettere fine a quel turbinio, a quel mulinello.

Eppure dentro di te c'è la pace, tu sai che esiste, la desideri, la cerchi, la vuoi con tutte le tue forze.

Provi pian piano a fermarti, a rallentare la tua corsa. Cominci a percepire il tuo respiro, dapprima affannato e poi sempre un pochino più calmo, inizi ad avvertire che qualcosa sta, impercettibilmente, modificando la tua percezione, i pensieri si diradano, è come se ti si aprisse un piccolo varco di luce nell'oscurità e, man mano che entri in questo buio, la luce diventa sempre più forte, ti senti avvolto, ti senti come se qualcosa ti stesse proteggendo.

Ascolti il respiro come non lo avevi mai ascoltato finora, persino il battito del cuore ti sorprende perché era come se avessi dimenticato di aver un cuore che palpita.

Sei lì fermo, immobile, il tempo passa ma tu non avverti la frenesia, ti immergi in quell'oasi di pace, di calma, di tranquillità e cominci ad avvertire che qualcosa sta cambiando dentro di te, cominci a capire che in quell'attimo e solo in quell'attimo c'è il momento da vivere.

Se riuscirai a vivere ogni momento, ogni attimo come se fosse l'unico attimo che ti è rimasto da vivere, ogni attimo potrebbe essere un attimo straordinario e la somma di tanti di questi attimi non può non rendere la tua vita, una vita da vivere.


«Adesso anche con la mente mi siederò in disparte, osservandola in tutti i suoi problemi, la sporcizia, le foglie morte, le ferite, i traumi, i ricordi, i desideri. Imperturbato, starò seduto sulla riva, aspettando il momento in cui tutto sarà limpido.»
Accade da sé, perché quando siedi sulla riva della mente, non le dai più energia. Questa è la meditazione autentica. La meditazione è l'arte della trascendenza.

Tratto da: The Dhammapada: The Way of the Buddha, vol. 10, cap. 4.


(Santo)


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