giovedì 19 marzo 2020

19 marzo Festa del Papà. Se tu fossi qui oggi cosa mi chiederesti?



Te ne sei andato via troppo presto e tu non volevi andartene, ma nulla hai potuto contro quel male più forte di ogni tuo desiderio di poter stare ancora vicino a noi per lungo tempo.

Allora io ero giovane ed ero io a porti le domande che ogni figlio fa ad un padre.

Ho provato ad immaginare che tu, oggi, fossi di nuovo tra noi e cosa mi chiederesti?

Se fossi oggi qui a percorrere le strade del nostro quartiere ti sembrerebbe tutto così diverso da come lo avevi lasciato tu.

Ti chiederesti perché ci sono tanti negozi chiusi, perché poche persone in giro e molte di queste persone indossano delle mascherine?

Tu, che anche fino all'ultimo, hai seguito la tua, la nostra squadra del cuore, avresti voglia di ritornare in quello stadio dove andasti tante volte anche per distrarti e continuare a vivere la tua vita, e mi chiederesti perché oggi non ci puoi andare, che cosa è successo nel frattempo?

Tu che andavi in Chiesa a pregare perché in quei momenti la Fede è di grande aiuto, non capiresti subito perché oggi le chiese sono chiuse e mi chiederesti perché non posso andare a pregare in silenzio?

Tu che mi accompagnavi da piccolino a scuola ed era un vociare di pargoletti mano nella mano con i papà o con le mamme, non ti sapresti spiegare perché pur essendo a marzo, le scuole sono chiuse, cosa è accaduto per farle chiudere con tutto questo anticipo?

Tu che eri abituato a vedere la tua casa piena di figli, nipoti e nipotini, non vedendoci tutti insieme ti preoccuperesti che è successo qualcosa, tu che ci tenevi così tanto alla famiglia e questo ti addolorerebbe ancora di più.

Papà hai ragione tu oggi a farmi le domande.

Ed io ti dovrei raccontare di un "male" che nessuno conosceva, non è simile a quello che ti ha condannato , e per il quale comunque fino all'ultimo ti hanno riempito di medicine nel tentativo di salvarti.

Ti dovrei parlare di un nemico venuto da lontano e che la stragrande maggioranza di noi non prendevamo in considerazione, pensavamo, o ci hanno fatto pensare fosse una semplice influenza.

Ti dovrei dire che questo male sta mietendo vittime in continuazione ed è per questo motivo che ci hanno detto di stare a casa, di evitare abbracci e strette di mano, di non incontrarci, di uscire solo per le cose essenziali (spesa, farmacia, salute)

Ti dovrei anche spiegare che se tu hai visto in giro persone che ancora oggi sono lì a fare gruppo, quelle persone che apparentemente per te potrebbero essere in una situazione normale (anche tu facevi gruppo con i tuoi amici al bar, prendendo un caffè), oggi rappresentano un pericolo e non devono stare in gruppo.

Se tu fossi qui cosa mi chiederesti oggi?

Santo David




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